
«L'acqua del sud non si vede», hanno aggiunto gli internauti siciliani. Ma l'atto d'accusa più netto è venuto in queste ore dal capo della Protezione civile nazionale, Franco Gabrielli: «I 160 milioni di euro stanziati da Berlusconi per l'alluvione di due anni fa sono inutilizzabili». L'ordinanza che li stanzia, ha precisato Gabrielli, li vincola al rispetto del patto di stabilità della Regione con lo Stato senza alcuna deroga. In altre parole, col decreto "Milleproroghe" le spese per le emergenze devono essere comunque autorizzate dal ministero dell'Economia. E Tremonti s'è guardato bene dal farlo.
Così, Giampilieri e Scaletta Zanclea non hanno i soldi per il consolidamento di edifici e versanti in frana, non hanno ricevuto un euro di rimborso per chi ha perso tutto, case e negozi. E non c'è modo di far tornare a casa i mille sfollati. Dopo le telecamere e le esibizioni di solidarietà col ciglio umido, sono rimasti entrambi paesi-fantasma. E i soldi raccolti per le vittime a Scaletta Zanclea sono stati usati per comprare le divise dei vigili urbani: a sottolineare come al sud ci mettono sempre qualcosa in proprio per autoscreditarsi.
Si ripeterà la stessa cosa oggi a Saponara e a Barcellona Pozzo di Gotto? Quest'ultimo ha dato i natali a un concittadino salito agli onori della cronaca nazionale da un anno in qua. E vengono i brividi all'idea che a farsene portavoce possa essere proprio lui, l'onorevole Mimmo Scilipoti.■ (giovedì 24 novembre 2011)
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